venerdì 26 febbraio 2016

Corruzione: norme più severe ?




Secondo il sito di Transparency International 6 miliardi di persone 

vivono in Paesi con seri problemi di corruzione.  Anche metà dei Paesi G20 (le economie più grandi) sono in questa categoria.
Come è noto Transparency  stila una classifica annuale della corruzione del settore pubblico, corruzione ‘percepita’ da esperti e attraverso sondaggi di opinione.
Nel 2015 l’Italia era al 61 posto sui 168 Paesi considerati. In una scala da 0 (molto corrotto) a 100 (molto pulito) il nostro Paese ha la posizione 44, leggermente migliorata negli ultimi anni.
Per avere un’immagine più realistica si tenga presente che la Spagna è al 36 °posto, la Grecia al 58°, la Francia al 23°. E la Germania al 10°.
Negli ultimi tempi l’opinione pubblica italiana è particolarmente attenta a questi fenomeni soprattutto per la continua e spettacolare scoperta di dipendenti pubblici infedeli: dal furto di alimentari continuato dalle dispense di un grande Ospedale universitario all’ennesimo scandalo degli appalti sanitari in Lombardia. Si noti che la Lombardia (10 milioni di abitanti) è la regione trainante dell’economia italiana.

domenica 21 febbraio 2016

Umberto Eco, Tommaso d'A. e i Domenicani di Torino

Umberto Eco (1932–2016) mentre frequentava il liceo ad Alessandria ebbe come insegnante di Religione P. Daniele Penone  OP (1918-2006). 


P. Penone rimase ad Alessandria dal 1947 al 1966, lavorando soprattutto presso le associazioni cattoliche. In vecchiaia ricordava ancora l’allievo Umberto Eco. 

Il celebre professore/scrittore studiò successivamente filosofia a Torino, fine anni ’40 – inizio anni ’50, ed entrò in contatto con i circoli personalistici di Luigi Payreson e del maestro di questi Augusto Guzzo, entrambi cattolici. I due filosofi furono rispettivamente relatore e controrelatore della sua tesi di laurea, “ Il problema estetico in Tommaso d’Aquino” nel 1954, pubblicata nel 1956 e ripubblicata, rivisitata, ancora nel 1982. Quando Eco studiava al liceo e all’Università di Torino faceva parte della GIAC, ramo giovanile dell’Azione Cattolica. Da questa uscì nel 1954 in occasione della crisi che oppose in quell'anno Luigi Gedda e alcuni dirigenti centrali, come Mario Rossi e Carlo Carretto.

sabato 13 febbraio 2016

Dopo Cuba: cristianesimo nel mondo


La dichiarazione congiunta di Papa Francesco e del Patriarca Kirill dopo l'incontro del 12 febbraio a Cuba presenta una panoramica del cristianesimo nel mondo di oggi di valore unico. 
Il  punto di osservazione è quello di due uomini religiosi che insieme rappresentano 1.5 miliardi di credenti di ogni parte del mondo e che dai quali ricevono informazioni e testimonianze.
Nei 30 punti  si rilevano tutte le nostre debolezze - disunione, prevaricazioni, egoismi, astuzie - ma anche la nostra missione di predicare il Vangelo e di aiutare la comunità degli uomini.
"Con gioia ci siamo ritrovati come fratelli nella fede cristiana che si incontrano per «parlare a viva voce» (2 Gv 12), da cuore a cuore, e discutere dei rapporti reciproci tra le Chiese, dei problemi essenziali dei nostri fedeli e delle prospettive di sviluppo della civiltà umana."
A me ha colpito sopratutto la visione dei problemi dall'interno della comunità fedele verso il fuori. E non viceversa, come avviene abitualmente con i mass media, che hanno altre priorità, diverse da quelle del vissuto religioso.

http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/february/documents/papa-francesco_20160212_dichiarazione-comune-kirill.html

Curiosità (cabalistica): anche la Dichiarazione dei Diritti dell'uomo del 1948 consta di 30 articoli.

mercoledì 10 febbraio 2016

Quaresima involontaria

Oggi, 10 febbraio 2016, 

per i cattolici latini inizia il tempo liturgico della Quaresima.
Nel lontano passato era un periodo di penitenza, che si aggiungeva alla stabile penitenza quotidiana involontaria dei più. 
Oggi sembra servire solo per avere il Carnevale e per non pensare che la maggioranza delle persone nel mondo vive ancora una involontaria quaresima. Anzi vorrebbe viverla, perché per molti la sicurezza della sopravvivenza sarebbe già una vittoria. 


Anche noi - figli del PIL calcolato in decine di migliaia di dollari - 

spesso siamo alla ricerca di un qualche cosa, di qualcuno che dia luce al nostro welfare. Penso in particolare ai giovani che si trovano alle spalle una generazione poco orientata e poco imitabile.
La crisi economica, e politica, del nostro Paese ci aiuta a vedere intorno a noi chi è costretto ad un'involontaria quaresima: gli anziani soli, i giovani delle gang metropolitane, i ragazzi alla ricerca di un lavoro adeguato, le persone che a 50 anni hanno perso il lavoro, gli immigrati  con difficoltà ad integrarsi, i depressi psichici, gli abbandonati da chi amano. 

Tutti coloro che non aspettano con gioia il loro domani. 

Tutti coloro che cercano chi possa voler loro bene.